VILLARUFOLO 2.0 – SVELATI GLI ELEMENTI DECORATIVI DI EPOCA MEDIOEVALE
IL RESTAURO SANCISCE LA “RESURREZIONE” DEL COMPLESSO MONUMENTALE
” Il passaggio dal vecchio all’antico è stato scandito attraverso un artifizio virtuale. All’imbrunire, quando l’immagine sovrapposta della vecchia facciata sud di Villa Rufolo è scomparsa di colpo per mostrare in tutto il suo splendore le tracce di un’epoca, quella medievale, mestamente nascoste per alcuni secoli da calce e intonaci di vario tipo. Da ieri le quattro trifore con archi e decorazioni in tufo nero impreziosiscono un monumento che vive da alcuni anni un nuovo “risorgimento”. “Longanesi sosteneva che alla manutenzione spesso si preferisce l’inaugurazione – ha detto il presidente della Fondazione Ravello, Domenico De Masi, nel corso della presentazione del restauro delle facciate del complesso monumentale – Il primato di Ravello è che qui stasera si è inaugurata una manutenzione. Il protagonista assoluto di tutto questo è Secondo Amalfitano che ama questa villa più di ogni altro ravellese”. De Masi, che in mattinata ha presieduto un consiglio di indirizzo presso la sala Frau in viale Wagner, ha ricordato l’importante ruolo sociale svolto a Ravello nel 1800 da due grandi personaggi quali Lord Grimthorpe (Villa Cimbrone) e Neville Reid, filantropo e ultimo proprietario del monumento oggi riportato al suo antico splendore. “Due inglesi che hanno portato qui il meglio del mondo e che qui hanno educato un sacco di gente”, ha detto il presidente di Fondazione Ravello che poi ha ricordato l’impegno per acquisire un altro storico manufatto della città della musica: la Rondinaia di Gore Vidal. “Quando con Amalfitano ci impegnammo per far vendere la Rondinaia alla Regione – ha ricordato De Masi – Vidal disse che non si fidava del pubblico.”
Fonte articolo villarufolo.it